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In questo studio prospettivo, a cieco e randomizzato sono stati castrati per via intramuscolare 28 suini maschi, di 9 settimane di un peso di ca. 25 kg, con 15 mg/kg di Ketamina racemica oppure con 9 mg/kg di S-ketamina in combinazione con 5 mg/kg di azaperone, 0.2 mg/kg di butorfanolo e 0.4 mg/kg di meloxicam. L'introduzione, l'anestesia di fatto e la fase di recupero sono state valutate qualitativamente e misurate sulla durata. In caso di insufficiente profondità dell'anestesia è stato successivamente somministrato per via endovenosa ¼ della dose iniziale di ketamina. Con l'utilizzo di T-test e ANOVA è stata misurata la durata e tramite il test «due Wilcoxon rank-sum test» è stata valutata la qualità. In 23 animali per ben 46 volte si è dovuto somministrare la ketamina in più (allo stesso modo in entrambi i gruppi). Le uniche differenze tra i gruppi si sono osservate durante la fase di recupero. Con la S-ketamina, i movimenti, il decubito sternale e la posizione in piedi sono sopravvenuti prima. Tre animali di ogni gruppo hanno mostrato contrazioni muscolari e 2, con ketamina racemica, hanno reagito con movimenti a remi frenetici durante la fase di recupero. In sintesi, la S-ketamina in dosi del 60 % della ketamina racemica conduce ad un'anestesia comparabile. Nessun suino trattato con S-ketamina ha mostrato una fase di recupero inaccettabile.
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