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PubMed-ita:25817079 JSONTXT

INTRODUZIONE: Le fistole perianali con estesa componente perineale richiedono spesso la messa a piatto dei tramiti perineali, con conseguente difficoltà di controllare il sanguinamento perioperatorio. Il posizionamento di garze in tali difetti è utile a tale scopo, ma le successive medicazioni possono essere dolorose. OBIETTIVI: Viene presentata una modifica della gestione del packing perineale, in grado di evitare ulteriori procedure anestesiologiche e chirurgiche, riducendo il dolore legato alle medicazioni postoperatorie. MATERIALI E METODI: Abbiamo considerato per l’inclusione nello studio tutti i pazienti osservati dal mese di gennaio 2010 al mese di dicembre 2012 con fistole perianali con esteso coinvolgimento dei tessuti perineali. Abbiamo escluso pazienti con diagnosi di malattia di Crohn (MC) attiva ed i pazienti diabetici. La MC è stata definita attiva in caso di Crohn’s disease activity index (CDAI) >150, in caso di sintomi da occlusione e di concomitante proctite richiedente trattamento. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esame obiettivo, rettosigmoidoscopia, RM pelvi-perineale. Successivamente è stata eseguita una esplorazione chirurgica sotto anestesia (ESA) in camera operatoria, condotta in anestesia generale. Al termine della procedura, la componente perineale è stata messa a piatto con curettage del fondo, effettuando un packing perineale con garze sterili. Sono stati apposti punti di sutura non riassorbibili per evitare il displacement delle garze e per effettuare compressione. Tutti i pazienti hanno ricevuto profilassi antibiotica, continuata alla dimissione per 6 giorni. La dimissione è stata effettuata entro la prima giornata postoperatoria. Le garze sono state rimosse da un chirurgo in ambulatorio in seconda giornata postoperatoria, coprendo la ferita con medicazioni sterili, evitando zaffi. I pazienti sono stati istruiti ad eseguire autonomamente la medicazione al domicilio, e sono stati visitati una volta a settimana fino alla guarigione. La guarigione è stata definita come chiusura del tramite fistoloso documentata con esame RM pelvi-perineale. Sono stati raccolti dati relativi a: caratteristiche di base del paziente e della patologia; tempo di degenza; complicanze; tempo necessario alla guarigione; necessità di ulteriori procedure e di farmaci antidolorifici; ritorno all’attività lavorativa; recidiva. RISULTATI: Otto pazienti sono stati inclusi (3 maschi, età media 38 ± 5.1 anni). Quattro pazienti avevano MC, due Idrosadenite suppurativa e due fistola anale criptoghiandolare. Tutti sono stati dimessi in giornata, ad eccezione di due pazienti dimessi il giorno successivo, in quanto la procedura di ESA era stata effettuata nel pomeriggio. Alla rimozione del packing in seconda giornata, un paziente (14.2%) ha avuto sanguinamento con necessità di coagulazione mediante elettrobisturi. Solo un paziente riferiva necessità di assumere antidolorifici maggiori, mentre quattro riferivano di aver indossato pannolini a causa del discharge siero-ematico. No è stato osservato alcun caso di suppurazione. La guarigione è avvenuta dopo una media di 21.5 ± 3.2 giorni; il tempo medio di riposo dal lavoro è stato di 2 ± 1.3 giorni. Nessuna limitazione delle attività di svago è stata osservata. Ad un follow-up medio di 16.4 ± 2.1 giorni, non sono state osservate recidive, né complicanze maggiori. DISCUSSIONE: In tutti i pazienti è stato possibile ottenere guarigione completa dei tramiti perineali, senza rilevanti alterazioni delle relazioni sociali o necessità di ulteriori trattamenti. I pazienti sono stati dimessi in sicurezza, con rapido ritorno al lavoro ed alle proprie attività quotidiane. CONCLUSIONI: I nostri dati suggeriscono che tale procedura sia sicura ed efficace in pazienti selezionati con estesa componente perineale. Tale gestione potrebbe risultare vantaggiosa in termini di spesa Sanitaria, in quanto tutti i pazienti sono stati in grado di tornare al lavoro in tempi rapidi, evitando ripetute medicazioni dolorose presso la Struttura Ospedaliera, consumo di analgesici maggiori, tempo lontano dal lavoro ed ulteriori procedure chirurgiche.

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