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PubMed-ita:26824211 JSONTXT

Gli attuali impianti cocleari forniscono buoni segnali temporali e grossolane indicazioni spettrali. In generale queste proprietà sono sufficienti per la percezione di un discorso in condizioni di quiete e per l'acquisizione del linguaggio nei bambini piccoli. Tuttavia esse risultano essere inadeguate per la trasmissione della moltitudine di pitch della musica. Lo studio si propone come obiettivi la determinazione delle abilità di percezione della musica nei bambini portatori di impianto cocleare e la verifica dei benefici di un periodo di training musicale specifico per la discriminazione frequenziale. In particolare abbiamo proposto un allenamento alla discriminazione delle note musicali, secondo un metodo da noi sviluppato attraverso un supporto computerizzato. Sono stati inclusi nello studio 10 bambini portatori di impianto cocleare di età compresa tra i 5 e i 12 anni senza disabilità associate alla sordità. Tutti i soggetti avevano un'ottima comprensione dei fonemi in ambiente silenzioso. Ogni paziente nel periodo precedente al Training è stato sottoposto a due tipi di esame: un test di discriminazione del pitch, che consiste nel riuscire ad identificare come differenti due note musicali pur in condizioni di crescente difficoltà (da 1 ottava ad 1 semitono), e un Music Test costituito da due prove di identificazione, Melodica e Strumentale completa. Il materiale del Music Test era costituito dai 5 canzoni popolari per l'infanzia, sintetizzate con il software Finale 2008™ (Makemusic Inc. Eden Prairie, MN). I brani, ciascuno della durata di 30 secondi, erano simili per il ritmo e venivano presentati in due modalità differenti: una versione melodica suonata al pianoforte senza accompagnamento orchestrale e parole cantate, ed una versione completa della canzone, che include l'accompagnamento dell'orchestra e le parole cantate. Il Training consisteva in un allenamento guidato da un programma che veniva fornito su supporto informatico ad ogni paziente, della durata di 6 mesi con allenamento almeno bisettimanale. I risultati ottenuti evidenziano che tutti i bambini sono migliorati nel training di discriminazione frequenziale (p < 0,0001). Per eliminare la possibilità che questo progresso potesse essere dovuto al caso o ad altri fattori si è applicata un'analisi statistica t-Student ad una coda per dati appaiati per verificarne la significatività. Le prestazioni al test di identificazione di item musicali sia nella versione melodica che in quella completa sono risultate significativamente superiori al livello casuale con un p < 0,05. I risultati ottenuti mostrano performance significativamente superiori nel compito di discriminazione frequenziale successivamente all'esecuzione del Training. Infatti prima del training 2 bambini si posizionavano al 1° livello (discriminazione frequenziale di 12 semitoni), 3 bambini al 2° livello (discriminazione frequenziale di 10 semitoni), 4 bambini al 3° livello (discriminazione frequenziale di 8 semitoni) e 1 bambino al 5° livello (discriminazione frequenziale di 4 semitoni), mentre dopo il training, 2 bambini si collocavano uno al 4° e uno al 5° livello, 5 bambini al 6° livello e i restanti 3 bambini al 7° ed ultimo livello. Dal nostro studio emerge quindi come sia possibile, in seguito ad un allenamento specifico con materiale dedicato, ottenere dei significativi miglioramenti nella discriminazione frequenziale permettendo anche ai soggetti impiantati di apprezzare meglio il mondo della musica.

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